“Keep violence in the mind where it belongs” (Brian Aldiss, scrittore inglese di fantascienza). Ed è bene che queste (e altre cose) rimangano solo nella mente. Non c’è niente di male ad avere fantasie non ordinarie, dicono gli psicologi. Ma qual è la linea di confine tra il pensare e il fare? Guardo con un certo sospetto a telefilm come CSI (Crime Scene Investigation) soprattutto perché molti adolescenti e giovani ne vanno pazzi, per non parlare di film (di altissima fattura, il che è peggio) come Il silenzio degli innocenti (1991) e Hannibal (2001), adattamenti cinematografici di romanzi di Thomas Harris e interpretati da attori del calibro dell’eccelso Sir Anthony Hopkins (nel ruolo di Hannibal Lecter: l’immagine è presa da qui) e di Jodie Foster.
Ricordo che un serial killer anni fa, quando fu catturato, a chi gli chiedeva come fosse arrivato a fare cose così raccapriccianti a un numero così grande di persone, rispondesse: “Tutto iniziò con film violenti e cassette pornografiche violente…”.